Migropolis è un progetto riguardante la trasversalità di un territorio urbana sottoposto alle condizioni della globalizzazione di cui esplora il sistema per mezzo di un‘esposizione concreta, minuziosa e tangibile delle strutture globali all‘interno di un territorio urbano delimitato, con pratiche che consistono nel riapplicare i modi affermativi e le tecniche visive tipiche della società dello spettacolo in un modo discorsivo. Lo scopo del progetto è di sviluppare strategie visive per far emergere le strutture di Migropolis, basandole sui territorio Veneziano, che agisce come modello anticipatore della globalizzazione a causa del numero eccessivo di turisti e di immigrati con cui si confronta. L‘area metropolitana di Venezia è investigata empiricamente come un paradigma complesso e paradossale, perche esposto eccezionalmente al cambiamento dovuto alla connettività mondiale e all‘interdipendenza dei valori predominanti dell‘ economia e della cultura. La prima fase del progetto è iniziata nell‘inverno del 2006 e ha stabilito i fondamenti teorici; la seconda fase, nel 2008, è consistita nell‘affinamento di una struttura per organizzare e mostrarne i risultati. La mostra, in programma alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a cura di Wolfgang Scheppe, Veronica Bellei, Katerina Dolejsova e Nera Kelava, e accompagnata da un libra pubblicato da Hatje Cantz, con prefazione di Angela Vettese e saggi di Giorgio Agamben, Valeria Burgio, Wolfgang Scheppe. (P.R)